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Rolfing®
Integrazione Strutturale

Rolfing® Integrazione Strutturale

Il Rolfing è un metodo di lavoro corporeo che mira a stabilire armonia ed equilibrio nella struttura corporea, attraverso il tocco e l’educazione al movimento. Questo metodo parte dal presupposto che esiste correlazione tra forza di gravità e funzionamento armonico del corpo umano. Quanto più il corpo è allineato, tanto più la gravità può fluire.
L’educazione al movimento è quella parte del processo di apprendimento che implica un dialogo con il sistema nervoso.
Il presupposto è che noi ci muoviamo per schemi motori che abbiamo appreso dall’esperienza corporea nel corso della nostra vita, questi schemi determinano la qualità del movimento e l’organizzazione del corpo, anche se a volte possono essere poco funzionali, non possono essere cancellati, ma si possono aggiungere nuove modalità sempre attraverso l’esperienza corporea e il compito del rolfer™(così viene definito l’operatore) è quello di far sperimentare dei modelli così efficaci, ma soprattutto comodi che il corpo li utilizzi facilmente.
Quando questo avviene cambia la relazione con la forza di gravità e di conseguenza l’organizzazione del corpo ciò è anche possibile grazie alla plasticità del tessuto connettivo che permette al corpo di cambiare forma.
Attraverso un tocco sensibile e deciso, il Rolfer ™ agisce per liberare il corpo dalle sue restrizioni e riallineare la postura rispetto al campo di gravità, rendendola al contempo più armonica ed equilibrata.

 

Le Dieci Sedute

Le dieci sedute fanno parte della “ricetta” ideata dalla Dottoressa Ida Paolina Rolf e consistono in un percorso strutturato per temi al fine di mettere la struttura corporea in condizione di accettare il campo gravitazionale.
Le sedute sono 10 ed ogni una prepara la successiva e si basa sul lavoro fatto in precedenza.
Le prime tre sono sedute superficiali si occupano ti togliere le tensioni superficiali per poter fare emergere la struttura sottostante.
Dalla quarta alla settima sono sedute profonde, si occupano di organizzare la struttura corporea.
L’ottava, la nona e la decima sono sedute di integrazione, ovvero si basano sul lavoro fatto per far sì che il corpo possa attingere sempre più alle proprie risorse per mantenersi in equilibrio.

Come funziona una seduta

Si inizia con il cliente in piedi e si procede con la lettura posturale ovvero come il cliente si sta relazionando con la forza di gravità in quel momento, poi il rolfer™ inizia ad elaborare il progetto di seduta tenendo conto che ogni seduta ha un tema, ad esempio, la prima si occupa della capacità di inspirare, quindi si guarderà cosa limita un libero inspiro e si lavorerà con il cliente sdraiato sul lettino per togliere le restrizioni affinché questo avvenga. Le sedute terminano in piedi ovvero con la persona in gravità, per osservare e sentire i cambiamenti che il lavoro ha apportato, dalle scoperte del cliente inizia l’educazione al movimento.

Ida Paolina Rolf

Ida Pauline Rolf (New York, 19 Marzo 1896 – New York, 19 Marzo 1979), biochimica e docente statunitense, fondatrice del metodo “Integrazione Strutturale” oggi noto come “Rolfing”. All’età di 20 anni circa Ida Rolf si diplomò al Barnard College di New York, e a 25 anni ottenne il PhD in Biochimica al “College of Physicians and Surgeons” presso la Columbia University. Nei sette anni successivi lavorò presso il rinomato Rockefeller Institute for Medical Research dove ottenne – cosa insolita per una donna a quel tempo – la posizione di Professore Associato. Dalla pratica dello Yoga, e grazie alla sua formazione scientifica, la Rolf sintetizzò un metodo che chiamò “Integrazione Strutturale”. Dedicò il resto della sua vita a insegnare e trasmettere questa tecnica che più tardi prese il suo nome, “Rolfing”.”

Scarwork è una tecnica di lavoro manuale ideata da Sharon Wheeler per trattare le cicatrici affinché il tessuto cicatriziale venga re-integrato nella rete fasciale ed i vari strati possano tornare a scorrere uno sul altro ridando quel senso di leggerezza e libertà che la cicatrice stessa aveva sottratto.
Tutte le cicatrici, che siano di grande dimensione o piccole, di natura chirurgica o accidentale, hanno un impatto nel corpo e nel movimento, diventano un punto fisso in una rete fasciale che crea restrizioni e senso di limitazione.
Le cicatrici si oppongono tenacemente a quelle manovre dolorose di scollamento e permettono di arrivare solo fino ad un certo punto, perché poi iniziano a difendersi, ma utilizzando un tocco particolare, lavorando sulle varie aderenze, strato dopo strato in modo gentile e senza dolore è possibile ripristinare il tessuto cicatriziale e re-integrarlo nella rete fasciale donando benessere e mobilità,

 

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